domenica 30 marzo 2008

Pensieri random

Cazzi e scazzi delle ultime settimane:

- Ho passato il weekend di Pasqua in un paesino sperduto del Molise, insieme a Samantha, Charlotte e un nostro amico. Viaggio di andata sotto la pioggia battente e un vento gelido, arrivati a casa (della famiglia di Samantha) il termometro segnava 6 gradi, e la differenza con l'esterno era notevole. Inutile dire che ho stretto subito amicizia con la stufa a legna, tanto da preferire la sua compagnia per due sere consecutive ad un giro in piazza con Samantha e la bufera.
Il lunedì dell'Angelo sembrava il giorno di Natale, a pranzo ha anche fatto una spruzzata di neve. Siamo sopravvissuti, e un paio di giorni in montagna, in un paesino interamente di pietra con solo 650 anime, mi hanno messo un pò di serenità addosso. Siamo tornati in tempo, poco prima che si trasformasse in depressione presuicidio.

- Un consiglio: se vi piace qualcuno che non avete ancora conosciuto bene, ma con cui sognate possa accadere qualcosa, non scrivete mai il suo nome e cognome su Google, così, tanto per cazzeggiare. Potreste rimanere sconvolti.

- Se il mio vecchio posto di lavoro l'avevo ribattezzato "Il Circo", quello di adesso è degno di essere chiamato "Il Manicomio". Ma anche "Asilo Nido" non sarebbe male, visto il comportamento di capi e dipendenti a metà tra bambini dispettosi e adulti con problemi di socializzazione.
Spiegare bene la situazione sarebbe impossibile, al momento però posso dire che (forse) mi sono guadagnato le simpatie del capo dopo aver detto al telefono "Scusa tu chi cazzo sei?" ad un tipo che mi aveva chiesto chi mi avesse assunto. Solo dopo mi è stato detto che si trattava dell'amministratore della società che non sapeva nulla di me e che il capo vorrebbe buttare fuori. Quella sera mi ha invitato ad una cena con altra gente dell'ufficio, non so se le due cose siano da collegare.

- Il mese prossimo verranno a trovarmi i miei. Finalmente si son decisi a fare i biglietti, e porca troia non hanno manco speso tanto: io ho speso quasi la stessa cifra viaggiando da solo!

Lei: Però devi prenotarmi una pensione
Io: Ma come la pensione? Vi ho detto che potete dormire a casa mia
Lei: No, no. Non vogliamo disturbare per tanto tempo
Io: Ehm. Mamma, ma quanto rimanete?
Lei: 12 giorni
Io: MINCHIA!
Lei: Eh! Una volta che parto mica posso stare fuori pochi giorni!
Io: Ah bhè!

Vabbè, meglio, così avranno sia il tempo per visitare Roma che quello per sbrinare il freezer, riparare un paio di prese, sostituire le corde delle serrande e montare il bastone della tenda in camera mia.

- Ho un disperato bisogno di soldi!

- Sono nero. No, non sono incazzato, sono abbronzato e non succedeva da anni. Ho una bellissima abbronzatura, peccato che nessuno se ne accorga e peccato che non a tutti posso fare vedere il mio colorito naturale, non sarebbe carino mostrare il culo a tutti quelli che mi dicono che sono pallido.

- Non sono minimamente pentito di quello che ho fatto. Dovessi rinascere altre 100 volte rifarei tutto da capo.

- La famosa linea wireless a scrocco da qualche tempo è lentissima, anche per questo motivo aggiorno il blog più di rado. Perchè non posso permettermi l'ADSL per i cazzi miei? Mi manca da morire la mia connessione ADSL 24/24, la coda di file da scaricare, il forum e le pagine di Wikipedia che divoravo link dopo link.
Ma soprattutto mi mancano le multichat notturne, in cinque o sei, a ridere come scemi fino alle 3 del mattino e oltre. Sarà anche squallido, ma mi manca. Avere un Mac e non avere internet è come avere una villa vista mare con le finestre murate.

- Rivoglio il mio cellulare! Ne ho uno in prestito da Samantha da 3 mesi ma fa schifo al cazzo. Il mio giace su una mensola in attesa di una nuova batteria. Preferisco riparare questo che prenderne uno nuovo, è ancora perfetto nonostante i suoi 2 anni e mezzo e poi ci sono troppo affezionato. E poi è figo e fuori produzione, e non venite a dirmi che ce ne sono di più fighi perchè non me ne frega un cazzo, il mio Samsung E730 è spettacolare!

- Continuano le mie crisi diabetiche: da quando ho sentito quel cazzo di titolo non faccio che comprare buste e buste di caramelle dure, e giuro che lo faccio inconsciamente! Secondo voi posso denunciare quella troia per circonvenzione di incapace? Sfido chiunque e non definirmi tale.

giovedì 20 marzo 2008

Se fossi...

Se lui chiama io rispondo:

1. Se fossi in un film?

Sarei in un film di quelli che raccontano la storia di una famiglia nel corso degli anni, e sarei uno dei personaggi chiave ovviamente.

2. Se fossi un flacone spray?
Che cazzo di domanda è?!? Vabè, sarei...sarei...un antitarme!

3. Se fossi un organo (non necessariamente umano)?
Il cervello, per avere il controllo di tutto.

4. Se fossi una cosa prestata?
Odio prestare le cose. Sono schifosamente possessivo, piuttosto compro e regalo l'oggetto in questione.

5. Se fossi un elettrodomestico?
Non so se il pc è classificabile come tale, ma sarei il mio Mac.

7. Se fossi un oggetto del tuo bagno?

Uno dei rotoli di carta igienica vuoti che le mie coinquiline collezionano sul davanzale della finestra e che, puntualmente, getto sempre io nella spazzatura.

8. Se fossi un recipiente od un portaoggetti?
Una scatola antica dove conservare foto e vecchi ricordi.

9. Se fossi parte dell’arredo urbano?
Una fermata dell'autobus.

10. Se fossi un elemento naturale?
Un fuocherello calmo calmo pronto ad incendiare tutto.

11. Se fossi una droga?
Sarei il siero della verità, sempre che esista.

Non so chi nominare, chi passa da qui e vuole cimantarsi faccia pure!

martedì 18 marzo 2008

It's sticky and sweet...

L'album non è ancora uscito e io sto già in coma diabetico. Inutile dire di chi sto parlando.

lunedì 10 marzo 2008

Sex & Love by Cosmopolitan

Stamattina la scarsa affluenza di clientela, probabilmente causa diluvio abbattutosi su Roma, mi ha lasciato tanto (troppo) tempo libero, tanto da mettermi a leggere le poche riviste che teniamo in sala d'aspetto.
Leggo un COSMOPOLITAN del dicembre scorso, e nella sezione SEX & LOVE mi rendo conto che a farla da padrone non sono news o racconti. Assolutamente no, a dominare su una decina di articoli sono le minchiate, la psicologia da quattro soldi e i luoghi comuni più banali mai concepiti per descrivere rapporti di coppia e, in particolare, gli uomini.
Leggo infatti che "Chi preferisce la comodità e l'effetto vedo/non vedo dei boxer può essere più timido a letto rispetto a chi invece, preferisce lo slip che DI SICURO è un tipo orgoglioso delle sue dotazioni di base e di come le sa usare". E ancora "Sceglie un sofà in un materiale freddo ed essenziale come la pelle? Rischi che con lo stesso materiale ci abbia foderato anche il cuore. Se ha un copridivano invece, è onesto e sincero". Bhè, è affermato tutto con così tanta sicurezza che saranno sicuramente nozioni frutto di anni e anni di studi scientifici.
Poi si passa ai COMPLIMENTI CHE LO STENDONO. Qui la demente di turno consiglia di elargire lusinghe ai propri uomini, ma in modica quantità perché "Si sa, i ragazzi soffrono di assuefazione precoce" (questa non ha capito un cazzo della vita), quindi sì a complimenti sui capelli (tirando fuori addirittura il mito di Sansone) e complimenti sull'intelligenza tipo "Sei un genio!" perché "al tuo uomo farà piacere sapere che, oltre ai muscoli cesellati, ne apprezzi anche le fini qualità intellettuali". La parentesi COMPLIMENTI CHE LO STENDONO viene conclusa con il suggerimento di una frase: "Come te nessuno mai". Da dire a letto ovviamente. "L'essenziale è esaltare ogni sua performance. Pensa: ci sono uomini che restano fedeli per tutta la vita solo perchè non possono fare a meno di tali gratificazioni!". Allibito.
Le ultime pagine della sezione SEX & LOVE toccano l'apice della creatività editoriale: si parte dall'interrogativo sul perché gli uomini abbiano una brutta calligrafia (con spiegazioni pseudopsicologiche che non stanno né in cielo né in terra), un'autocelebrazione a caratteri cubitali con cui informano i lettori che il rapper LUDACRIS (Luda chi???) ha rivelato che tutto ciò che sa delle donne è merito di COSMOPOLITAN (poraccio, chissà come starà messo allora) e si conclude con, udite udite, una "traduzione simultanea" del linguaggio maschile. Pensate, secondo quest'autorevole rivista quando un lui dice "Inutile che te ne parli, è una storia noiosa" in realtà intende dire "Mi mette in cattiva luce, lasciamo stare". Giuro, non riesco neanche a fare sarcasmo o ironia davanti ad una roba del genere.
Mi domando solo come si possa avere il coraggio di scrivere così tante stronzate in così poche pagine, e costa pure due euro! A sto punto ne spendo la metà e compro DiPiù: sempre merda è, ma almeno non viene spacciata per cioccolata.