venerdì 30 gennaio 2009

Roba di cui esser fieri

Gente nuova in ufficio da qualche settimana, è il nuovo capo della rete commerciale. Per iniziare il suo lavoro ha bisogno del materiale che devo fornire io (folder, impaginati, listini e stronzate varie).
Ho notato che gli da un certo fastidio il fatto che io arrivi tardi la mattina e che vada alla reception per il mio turno giornaliero, tralasciando il lavoro che serve a lui.

Già ieri pomeriggio mi aveva chiesto se potevo continuare a lavorare al computer anche se stavo alla reception. La mia risposta è stata un gran sorriso e un dolcissimo "Mai e poi mai, quando stò qui non posso fare un cazzo!"
Stasera invece, che mi tocca il turno serale, c'è stato questo scambio di battute:

Lui: Ciao, lunedi mattina ci sei?
Io: Si certo
Lui: A che ora arrivi?
Io: Al solito, 10 e mezza, 11
Lui: Ah! Te la prendi comoda!
Io: Si, però tu oggi stai andando via alle 5, io rimango fino alle 9

Odio la gente che pretende senza sapere le dinamiche.

giovedì 22 gennaio 2009

Sbalzi di umore

Contentezza per un amico che viene a trovarti, agitazione per nuova gente conosciuta, serenità per i momenti insieme, tristezza per il distacco dopo pochi giorni e senso di vuoto per questo particolare momento di vita.

sabato 10 gennaio 2009

Capita...

Capita che una delle vostre coinquiline parta per le vacanze di Natale posticipate. Capita che nel frattempo la seconda coinquilina inviti sua cugina a passare una settimana a casa vostra. Capita che lei però non è ospitale per niente, quindi vi vedete affibbiati la cugina sin dalla prima sera perchè lei va a dormire dal suo ragazzo. Capita però che la cugina non c'entri un cazzo con la vostra coinquilina e che la prima sera si finisca a parlare praticamente di tutto fino alle 3 e mezza del mattino.

Capita anche che in pausa pranzo scappiate a casa perchè sapete che lei sta tornando a casa dal suo solitario giro turistico, per farle una sorpresa e prepararle il pranzo. Capita che stranamente cuciniate anche bene quel giorno.

Poi capita la giornata da dover passare tutti e tre insieme in giro per Roma, ma capita che a voi non concedano la giornata libera e che decidiate di rimanere con le due cugine solo mezza giornata. Ma improvvisamente capita che decidiate di avvisare l'ufficio di trovarvi un sostituto perchè (ma questo lo omettete nella telefonata) i Musei Vaticani in 3 ore non si possono girare. Quindi capita che vi accordino il permesso e che usciate esterefatti da quelle sale delle meraviglie dopo 5 ore e dopo brividi e occhi lucidi per i tesori inestimabili visti.

Capita che, in preda alla fame, entrate nel primo ristorante e vi inculino a sangue per un piatto di pasta e una fettina, ma vabbè, capita. Capita anche che si decida di salire sul Cupolone, perchè da lì la vista è mozzafiato dicono. Capita che si decida di non prendere l'ascensore, o la va o la spacca. Capita che ci si penta di tale decisione dopo il primo arresto cardiaco e il primo giro dei Santi abbattuti domandadosi perchè si è iniziato a fumare. Capita che però si arrivi comunque alla prima tappa, così come capita che si rimanga senza fiato alla vista della Basilica, dell'Altare e dei pavimenti visti dall'alto.

Capita che si debba inevitabilmente proseguire, nonostante il dolore alle gambe, alla schiena e al fiatone. Capita che dopo infiniti gradini, stretti e bui, giravolte se se stessi su scale a chiocciola alte e strette e risate che ti tolgono ancora di più il fiato, bhè, capita di arrivare lassù in cima e di stupirsi perchè il cuore è sì compromesso, ma non dalle infinite scale ma dalla vista della città più bella del mondo.

Capita che a volte la discesa non è vero che sia più facile della salita, e capita di avere giramenti di testa degni della meglio sbronza se non vi tenete al corrimano, capita poi di fare l'ennesimo giro turistico nel tempio della Cristianità. Ovviamente ti capita di pensare a tutto tranne che quello sia il tempio della Cristianità, ma stavolta capita anche di scendere nelle cripte per visitare le tombe dei Papi. Capita di fare il segno della croce dopo chissà quanto tempo e di uscire alla luce del tramonto infreddoliti ma felicissimi di quella giornata.

Capita anche di dover tornare a casa, preparare la cena per voi e cugina della coinquilina, di portare giù il cane della coinquilina in vacanza e di mettervi a lavorare distrutti, esausti, sfiniti, alla relazione che al vostro titolare serve l'indomani mattina alle 10 per una riunione vitale, che voi abbiate semplicemente abbozzato al pc la grafica, che vi manchino dati, immagini, idee e voglia e che per, almeno per i dati, potete contare sul cellulare e sul numero di una vostra collega.

Improvvisamente però capita anche che più lavorate più vi sentite ispirati, che vi sentiate sicuri e che quindi la chattata ci sta tutta. Vi ributtate sul lavoro e una volta finito scoprite che è venuto fuori veramente carino. Capita però che, guardando l'orologio, vi rendiate conto che sono le 04:29 del mattino e che il capo, appena 6 ore prima, vi avesse chiesto di andare in ufficio un'ora prima del normale per rifinire la relazione insieme.
Capita di andare a letto alle 04:38 e di essere in ufficio alle 08:10, capita di finire il lavoro, stamparlo e di iniziare a scrivere un post sul proprio blog in un modo assurdo per raccontare le ultime giornate. Capita sicuramente di fare errori, di sbagliate tempi dei verbi o di scrivere cazzate, ma che ci possiamo fare? E' la vita, capita.

A proposito, buon 2009.