domenica 20 aprile 2008

Domenica

Sveglia presto, doccia e colazione, Porta Portese, ritorno a casa, brindisi con coinquiline e nuovo amico, pranzo, caffè e dolce, casa invasa dal sole, sonnolenza da primavera e vino, internet, letto, finestra, MSN, cane disteso accanto a me e Hard Candy in anteprima 4 giorni prima dell'uscita mondiale.

E' una domenica da sorriso sulle labbra.

martedì 15 aprile 2008

Il senso

Credo che non ne esista uno assoluto per tutti, ma che ognuno abbia il suo. Per me sono i miei genitori e mio fratello, parte della mia famiglia e parte dei miei amici. Le sere nei pub a bere e parlare, le passeggiate in campagna, le notti passate a scherzare o a guardare il cielo in attesa di una stella cadente per esprimere un desiderio.
Riabbracciare qualcuno che non vedo da tanto, rincontrare un amico che vive lontano, guardare un film sdraiato sul divano, ascoltare musica pensando ai cazzi miei o camminare per le vie del centro ammirando la vita che mi circonda.
Rievocare i ricordi e le persone del passato e meravigliarmi di quanti anni sono trascorsi, rendermi conto di aver avuto quello che volevo, continuare a volere altro e a chiedermi come ottenerlo, godermi quello che ho e lamentarmi di quello che non ho ancora. Ridere, piangere, provare emozioni.

Ma anche imparare. Imparare dai miei stessi errori e cercare di migliorare, affrontare le prove e cercare di andare avanti con le mie forze e le mie debolezze.

Un paradosso, una contraddizione, un'infinita serie di circostanze e di coincidenze. Per me è tutto questo e molto altro ancora.

mercoledì 9 aprile 2008

E voi dove siete?

Mi faccio paura da solo

Stanotte ho fatto uno strano sogno. Ho sognato che parlavo con Samantha, lei mi raccontava alcuni fatti sul suo ex e io, un pò shockato, le chiedevo se fosse normale e le spiegavo una mia teoria su questa persona e su un fatto ben preciso. Mi sono svegliato e come al solito mi sono detto "Ma che cazzo di sogno è?". Mi sono riaddormentato e di sogno strano ne ho fatto un altro, ma questa è un'altra storia.

Mentre facevamo colazione ho detto a Samantha del sogno, avevo un pò di paura a raccontarle tutti i dettagli, visto che erano un pò particolari, ma alla fine le ho detto tutto buttandola sullo scherzo e sul fatto che i miei sogni sono sempre assurdi.
Bhè l'assurdità invece sta nel fatto che quello di stanotte è stato il mio ennesimo sogno premonitore: stasera infatti Samantha è venuta a conoscenza di un particolare della vita del suo ex che non sapeva, lo stesso particolare (che ometto perchè più che personale) che le dicevo io nel sogno. Quando me l'ha detto mi sono venuti i brividi, sia per il fatto in se, per niente bello, ma soprattutto per l'impressionante coincidenza della cosa.

domenica 6 aprile 2008

4 Minutes

sabato 5 aprile 2008

A volte ritornano...anche i vecchi lavori

Avevo saputo lunedì mattina che quella stessa sera ci sarebbe stata una riunione ai piani alti, ma non pensavo che avrebbero chiamato anche me, ultimo arrivato e per giunta al solarium e non agli uffici. Invece un paio d'ore dopo la fine del mio turno mi ha chiamato il capo per chiedermi di unirmi a cena con lui e il suo staff e alla successiva riunione.

Tutto è iniziato a cena: mi ha chiesto a bruciapelo se fossi interessato ad occuparmi di telemarketing. Praticamente mi ha fatto passare la fame e mi ha fatto venire il vomito nel giro di due secondi con appena una sola domanda. Ho risposto che non è il massimo delle mie aspirazioni, che odio il telefono, ma che se ritiene sia necessario posso fare anche quello (dico sempre quello che penso, non riesco a mentire). Fa la faccetta strana e a quel punto aggiungo:
Alla fine comunque ho anche lavorato in un call center
Faccia interessata:
Lui: In o out?
Io: Outbound. Dovevo proporre una promozione
Lui: Cazzo, allora sarebbe perfetto!
Io: Merda! (solo pensato)

La riunione si sposta in una sala degli uffici. Si parte parlando dei problemi del centro, di quello che serve e di quello che possiamo fare per incrementare la clientela. A quel punto, involontariamente, mi butto la zappa sui piedi dicendo che la gente chiede insistentemente listini o depliant sui nostri lettini e sui trattamenti estetici, lui preoccupato guarda il socio, e da qui in poi parte un dialogo che ha suscitano non poche risate tra i presenti:

Lui: Ci tocca trovare un grafico
Socio: Mi sa di si
Io: Ehm, veramente è il mio vecchio lavoro
Lui: Pure?
Io: Si, l'ho fatto per quattro anni
Lui: Cazzo Massimo, dille queste cose! Prima il call center, poi il grafico!
Io: Mica è colpa mia, sei tu che mi hai assunto senza leggere il mio curriculum! (mi ha fatto entrare Samantha n.d.b.)
Lui: Hai ragione, domani mattina portamene uno
Io: Ehm, se vuoi posso dartelo anche adesso. Ne porto sempre uno dietro
Collega: Ah! Allora continui a cercare lavoro anche se stai qui!
Io: Forse non ci siamo capiti: io vado da chi mi paga di più, io vado da chi mi permette di pagarmi l'affitto!

Lo so, il siparietto stile "Il Principe e il Povero" potevo anche risparmiarmelo, ma non ho resistito. E così per un pò si è parlato di quello che avrei potuto fare nell'azienda, si è ipotizzato un mio passaggio agli uffici sia per occuparmi della pubblicità che della vendita dei nostri prodotti. Ancora tutto campato in aria comunque, al momento infatti l'unica cosa certa è che mi sono spinto da solo nella merda perchè sono due giorni che oltre alle mie sei ore lavorative al solarium faccio altre due o tre ore in ufficio per preparare sti cazzo di depliant.
A proposito: stranissimo tornare ad usare Photoshop e CorelDraw dopo più di un anno. Alcune cose le ho dimenticate ma la cosa più brutta è aver perso la velocità e non ricordare più le combinazioni dei tasti. E per uno che lavorava solo con la tastiera e usava il mouse solo per muovere il cursore è veramente drammatico.

Morale della favola: se avete trovato un lavoro dopo averne cambiati tanti, non dite mai cosa facevate prima e non scrivetelo sul curriculum. Potreste ritrovarvi a fare tutto quello che avete già fatto e per giunta contemporaneamente!