mercoledì 23 agosto 2006

Può un sogno...

...condizionare l'umore di una persona per un'intera giornata? Si, può. Soprattutto se la persona in questione è un soggetto ansioso, indeciso, incasinato e maledettamente incazzoso come me.

Sveglia alle 7 come ogni mattina, oggi con Madonna che cantava Erotica. Spengo lo stereo e mi riaddormento come sempre, ma stavolta non per i soliti cinque o dieci minuti ma per un'esagerata mezzora, una mezzora che non solo mi ha fatto perdere la metro, mi ha anche fatto fare un sogno che definirei odioso, fastidioso.
Ho sognato in maniera molto approssimativa ma esplicita, in modo ermetico ma semplice, la mia attuale vita, quello che è la mia posizione un pò in tutti i campi. Purtroppo non ricordo tutto, perchè il risveglio è stato traumatico, ma ricordo perfettamente che mi trovavo in un posto nuovo, tra gente che non conoscevo ma che inspiegabilmente consideravo amici, forse perchè uno di loro lo era e mi stava semplicemente presentando gli altri. Eravamo tipo intorno a un tavolo, come se avessimo finito un pranzo o una cena, e mi venivano spiegate le principali caratteristiche di ognuno di loro, una sorta di presentazione a grandi linee. Loro mi parlavano, io sorridevo e rispondevo a monosillabi (praticamente come ogni volta che conosco nuova gente) e intanto continuavo a fissare alle spalle di chi mi parlava, dove una porta lasciava intravedere una stanza vuota. Più passava il tempo più guardavo insistentemente e più desideravo quella stanza. Forse mi veniva anche detto che era vuota, non ricordo bene. Ricordo solo che la guardavo un pò innervosito e un pò invidioso nei confronti di chi l'avrebbe occupata. Poi altri frammenti di sogno molto confusi ma questa è per ovvi motivi la parte che mi ha colpito di più e che mi ha fatto risvegliare.

Tra il sogno, il ritardo, la metro persa e i soliti pensieri, alle 8 del mattino ero già così incazzato e infastidito che la cosa è andata avanti praticamente per tutta la giornata, se ci aggiungiamo poi i casini in ufficio mi domando come mai non mi sia ancora disteso nel lettino di uno psicologo.

2 commenti:

Elessa ha detto...

Perchè sei un blogger e questa è la tua terapia personale:)

Massi ha detto...

Ele hai perfettamente ragione..