mercoledì 12 settembre 2007

Je suis venue te dire que je m'en vais

Ci sono periodi in cui accetti tutto. Accetti di avere una connessione internet che non dipende dalla tua volontà, accetti di stare lontano dalle persone che ami, accetti di non avere un lavoro, accetti di non avere una relazione. Accetti perfino di vedere diminuire il tuo modesto conto in banca. Accetti tutto e ti va bene così, e stranamente non sai perchè.

Ti ritrovi a cercare lavoro e ti diverte il fatto di poter scegliere e decidere, ti ritrovi disconnesso e con più tempo per leggere o passeggiare, ti ritrovi sì lontano da chi ami, ma con un microfono e una webcam per vedersi e sentirsi, ti ritrovi a dire "Ho risparmiato per anni pensando che un giorno sarei partito e l'ho fatto". Ti ritrovi a pensare che in fondo cazzo, hai veramente avuto quello che desideravi.

E sei contento di te, delle tue scelte, di come sei dentro. E ti ritrovi seduto sul divano di una casa che non avevi, a scrivere su un MacBook che non avevi, con un cane che ti dorme accanto e che prima non avevi e con una canzone in sottofondo che ti fa pensare ai momenti tristi passati non tanti mesi fa, ma che stavolta ti fa nascere spontaneamente un sorriso. Un sorriso che non svanisce neanche quando diventa una lacrima.

2 commenti:

gds75 ha detto...

nulla di cui meravigliarsi, si chiama consapevolezza delle proprie azioni, e avercela è un segno di maturità... complimenti a te.

Massi ha detto...

Grazie del complimento...anche se io che ho consapevolezza di qualcosa è veramente strano!!! :D