giovedì 14 febbraio 2008

Il serial killer

Chi legge questo blog da tanto ricorderà i tanti post sui miei sogni. Ne ho fatto di tremendi, di premonitori e fortunatamente anche di tranquilli. Quello di ieri sera è quasi inclassificabile, fa sicuramente parte della categoria Incubi, però per la prima volta in vita mia ho sognato una mia possibile morte.
E' stato un sogno lungo, quasi un film, però reale come se lo stessi vivendo veramente e spaventoso come il migliore dei film thriller.

Ho sognato che mi trovavo in un luogo molto grande, con tanta gente ma con le uscite chiuse, come in trappola, forse era una nave da crociera, forse un hotel, e ogni volta che qualcuno andava in bagno veniva ritrovato con la gola tagliata. Non ricordo se ho visto sangue o cadaveri, però so che la cosa è successa tante volte, tant'è che si è subito capito che si trattava di un serial killer.
Improvvisamente mi ritrovavo in una cabina, con un letto a castello dove dovevo dormire insieme alla mia amica D e sua cugina F (assurdo, D si è appena trasferita a New York, con F invece abbiamo chiuso i rapporti un anno fa sia io che D). Volevamo dormire, ma avevamo una paura fottuta che il serial killer uccidesse anche noi, io qui inizio ad avere problemi alla voce: infatti nel sogno non riuscivo a spiccicare parola, avevo la gola bloccata.
Cos'è successo dopo non lo ricordo più, ricordo però che scappavo da questo posto (perché scoprivo chi era l'assassino) attraverso scivoli ripidissimi da dove scendeva giù dell'acqua, cadevo in un'enorme vasca sotterranea e finivo chissà dove, poi scendendo da un treno insieme a chissà chi dicevo alla polizia che il serial killer ci stava inseguendo. Ma la polizia ha iniziato ad inseguire la persona sbagliata mentre il vero assassino inseguiva noi. Inutile dire che io non riuscivo a parlare neanche in questo caso.
Non ricordo come sia riuscito a scappare dall'assassino né come abbiano fatto ad arrestarlo, ma improvvisamente mi sono ritrovato a sapere che il tizio in questione era impazzito perché da piccolo qualcuno era entrato in bagno mentre lui stava dentro, e manco a dirlo cosa ho fatto io? Sono entrato in una stanza trovando l'assassino chinato su una vasca da bagno intento a farsi uno shampoo.
A questo punto la scena peggiore: lui si accorge di me e ha come un raptus di follia, io scappo dall'altro lato della stanza, mi fermo ad un angolo e mi giro con le spalle al muro. L'assassino, bagnato e mezzo nudo, corre verso di me con lo sguardo inferocito e un enorme coltello in mano puntato davanti. Gli occhi sono impressionanti, non riesco né ad urlare né a scappare, l'ultima cosa che vedo è il suo braccio che sferra un colpo verso la mia gola.

Mi sono svegliato che praticamente tremavo, sudato e impaurito. E' tutta la giornata che penso e ripenso a questo sogno e a qualche sua possibile interpretazione ma purtroppo non sono arrivato a nulla. L'unica cosa che sono riuscito a spiegarmi è il fatto di non riuscire a parlare: quando mi sono svegliato infatti stavo a pancia in sù e la lingua mi bloccava leggermente la gola.
Si accettano nomi di rinomati psichiatri.

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