sabato 20 settembre 2008

E improvvisamente l'inverno

Qualche giorno di pioggia, un po' di gente che non vedevo da mesi e posti che non frequentavo da un anno. E improvvisamente è arrivato l'inverno. Non soltanto intorno a me, ma anche dentro.
Mi sento un po' così, indefinibile. Sarà per il lavoro che va male, sarà per tutto quello che vorrei e che non posso avere, sarà forse solo per le domande che mi pongo e a cui non so dare una risposta.

Mi sento di nuovo Alice, ma stavolta senza nessun Bianconiglio di merda da seguire, senza nessun Paese di finte Meraviglie da esplorare. Mi sento Alice che, incuriosita, si domanda se e come riuscirà a trovare la sua strada, prima ancora di sapere che tutte le strade appartengono alla Regina di Cuori. Mi sento come lei che non sa rispondere alle domande del Brucaliffo.

Mi chiedo cosa sto facendo, se ho fatto bene a seguire il mio istinto, se ne è valsa la pena e se il mio destino è realmente questo o se, come il giovane alchimista, un giorno, dopo un viaggio lungo anni, tornerò anch'io alla mia vecchia casa per poi scoprire che il tesoro di una vita era sempre stato ad un passo da me, ma che occorreva arrivarci dopo sacrifici, rinunce e consapevolezze.

E' strano, prima che tutto questo succedesse avevo un obiettivo, qualcosa per cui lottare. Ho lottato ed ottenuto quello che desideravo. Ma da allora non ho fatto altro che star fermo e lasciare che tutto succedesse da sé. Come se il mio obiettivo fosse non attraversare il mare, ma il mare stesso, e adesso anziché nuotare verso la meta, è come se stessi fermo in balia della corrente.

Forse una meta è quello che mi manca, ma sinceramente al momento non ho idea di che rotta tracciare per il mio cammino, credo di essere troppo impegnato a cercare di rimanere a galla e non andare giù.

This complicated life
I tried to do my best
I always tell myself
It's all just a test

Madonna - Heartbeat

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti posso lasciare queste bellissime parole :
..Più le cose cambiano più rimangono identiche .Non ricordo chi è stato il primo a dirlo …probabilmente Shakespeare o forse Sting ma al momento è la frase che descrive meglio il mio grave difetto : la mia incapacità di cambiare. Non credo di essere solo in questo, più conosco gli altri più mi rendo conto che è un difetto molto comune. Rimanere esattamente gli stessi il più a lungo possibile, immobili, in qualche modo ti fa star meglio.E se soffri almeno il dolore ti è familiare.Perché se tu spiccassi quel salto,uscissi dal guscio,facessi qualcosa di imprevisto ….chissà quale altro dolore potrebbe attenderti la fuori.è probabile che possa essere anche peggio. Perciò mantieni lo status quo,scegli la strada già battuta che non sembra poi così malvagia,non per quanto riguarda i difetti almeno.Non ti droghi.Non uccidi nessuno…eccetto magari un pochino te stesso. Quando poi finalmente cambiamo,non credo che avvenga come in un terremoto o in un esplosione, quando all’improvviso tutto diventa compleatamente diverso.Penso che sia quasi impercettibile,quel genere di cose che la maggior parte delle persone nemmeno nota, a meno che non ti osservi molto da vicino .Il che grazie al cielo non fa mai. Però te ne accorgi tu…dentro di te quel cambiamento sembra una rivoluzione. E tu speri che lo sia, che per sempre sarai quella persona e che non dovrai cambiare mai più…

Spero ti aiutino.Dalla sicilia anch'io.Anch'io in fase di cambiamento.

Massi ha detto...

Sul "cambiare" ho basato praticamente gli ultimi 10 anni della mia vita, ed è una cosa su cui ho sempre scritto qui sul blog, dal mio primo post serio ad oggi...

Se ci sono riuscito io può riuscirci chiunque, ti mando un in bocca al lupo e ti ringrazio per essere passato e aver lasciato un segno... ;)

Anonimo ha detto...

Ciao,

questo tuo post é bellissimo.

Che ti posso dire? L'inverno arriva, ma prima o poi passa.
So che può suonar banale, ma il mio inverno é durato anni interi e ora inizio a vedere un piccolo spiraglio.

Non mi illudo: io a stare a galla nemmeno son capace e cambiare fa paura, per le conseguenze che comporta. Però si va avanti, e avolte si riprende a nuotare senza nemmeno accorgersi.

Un abbraccio.

P.s.
E permettimi, la scena di Alice che non sa rispondere al brucaliffo m'ha sempre messo addosso angoscia.

Massi ha detto...

Ormai cambiare non mi fa più tanta paura, dopo aver fatto un cambiamento grande quanto quello già fatto il resto sembra una stronzata...però le domande restano, e pure l'angoscia di non rispondere (x ricollegarmi a quanto hai detto su Alice!!)

Grazie del commento...