mercoledì 11 ottobre 2006

..ai miei occhi sei uno splendore

La storia continua. Gente in pieno delirio lavorativo e gente in pieno delirio di nullafacenza. Oggi abbiamo toccato il fondo, nei prossimi giorni credo che scaveremo ancora un pò per sprofondare un pò di più.
Io mi sono sentito Dio per l'intera mattinata, avevo così tante cose da fare che ne ho passato un pò ai famosi F1 e F2 che, anche se incazzati e con ritardi paurosi, me li hanno fatti. Ma solo perchè mi sono rivolto a loro incazzato come una iena e li ho trattati di merda. Nonostante tutto la loro visita di un'ora alle Poste l'hanno fatta ugualmente, sempre insieme, ovvio. E sempre mentre altri lavoravano al loro posto, ovvio. Di pomeriggio altre belle litigate, altri milioni di lavori fatti dal sottoscritto e una pausa pranzo lampo dalle 14:25 alle 14:38 circa, il tempo di riscaldare quella cosa nel microonde e mangiarla senza sapere manco cosa fosse. Perchè ho pranzato con un'ora e mezza di ritardo? Semplice, perchè il Nano è arrivato all'una, proprio quando stavo andando a prendere il pranzo dall'armadietto e s'è lamentato perchè non sentiva la stampante lavorare. Però non mi sembra che io mi sia lamentato del fatto che siamo arrivati all'11 ottobre e dello stipendio ho visto solo un anticipo! E non mi sembra neanche di essermi lamentato di non sapere ancora quanto prenderò questo mese.
Intanto quando il responsabile mi ha chiesto perchè ho fatto un casino di cose prima di pranzo, qualche bontempone (leggasi: coglione) con una risatina di merda ha insinuato che mi rompo il culo in previsione dell'aumento. A quel punto, serio come poche volte, ho giurato che i soldi non sono neanche nella lista dei motivi che mi spingono a dare il meglio di me in ufficio. E posso tutt'ora giurare che è così. Perchè tanto qualsiasi cosa faccio io non sono nella rosa dei preferiti e/o raccomandati. E non lo sarò mai.

Il tardo pomeriggio è stata l'apoteosi. Non mi dilungo e non scendo nei particolari perchè risulterebbero noiosi e incomprensibili, ma credetemi, non riuscivo a tenere le dita ferme dai nervi e il culo nella sedia per più di 2 o 3 minuti, mi alzavo continuamente per le mille cose da fare. Alle 18:30 più o meno avevo la consegna di un lavoro, per la terza volta, perchè il cliente si è sempre lamentato di alcune piccole macchie sulla stampa. Il fatto che non abbia sbraitato come gli altri, che non si sia lamentato direttamente con il titolare, la calma e la gentilezza di questa persona hanno portato il responsabile a prenderlo in simpatia e ad accettare queste assurde lamentele, quindi ecco il perchè di una terza ristampa.
Peccato che si sia lamentato anche stavolta, quindi la follia dell'ultima mezzora non è servita a niente, così come non è servito a niente l'ennesima lezione persa in autoscuola. Il lavoro avrà una quarta ristampa per una data ancora da stabilire. Tutto questo quasi alle otto di stasera. E qui ho avuto il cedimento.
Non è la prima volta, ma mi sono chiesto perchè. Perchè sto facendo tutto questo? A che serve ammazzarsi la vita quando prendi una miseria? A che serve arrivare mezzora prima, restare nelle due ore di pausa e andare via due, tre o cinque ore oltre l'orario di lavoro? Nessuna soddisfazione economica, nessuna soddisfazione personale (ancora oggi chiedono in giro se merito veramente l'aumento!), nessuna soddisfazione e nessuna comprensione.

L'unica cosa carina della giornata mi è stata detta dal responsabile che, alle nove circa, quando tutti erano già a casa a cenare tranne i soliti tre, e dopo avermi visto esaurire e spegnermi lentamente nell'arco della giornata, mi ha guardato e mi ha detto "So che non serve a nulla ma sappi che.." e il titolo del post.

2 commenti:

popular ha detto...

pero' che bella cosa massi... ^_^

Massi ha detto...

Vero...oggi invece ho sentito che diceva ad un nostro collega che mi adora, e 2 minuti dopo me lo ha detto in faccia.. :)