Un pò di tempo per stare a casa e un pò di tempo da passare su internet senza premura. Era da lunedi che non passavo una sera a casa, un paio di sere sono uscito per sfuggire dalla follia giornaliera e ieri sera invece sono rimasto in ufficio fino a dopo le 23.
Ho sentito Daniela sia ieri che oggi, la casa di cui mi parlava è quella accanto a dove sta adesso. I proprietari sono gli stessi, dovrebbe liberarsi in un periodo che va da fine mese (ci credo poco) a settembre e non sanno ancora nulla sul prezzo perchè i tizi in questione non le dedicano mai più di cinque minuti ogni volta che li incontra.
Tornando con i piedi per terra, sono fisicamente distrutto! C'è troppo casino in ufficio, troppo lavoro. Ho fatto così tanto nell'ultimo mese che qualche volta vado in bagno a controllare se sotto i miei vestiti indosso una tutina rossa e blu con una S sul petto.
Però non può durare. Fisicamente so che non posso reggere più di tanto, sono al limite. Dormo cinque ore a notte, passo ore davanti al pc, carico e scarico carta da quella cazzo di stampante continuamente (risme 35x50, mica A4 come quella di casa) e orari di consegne assurdi.
E poi continuo a domandarmi perchè lo faccio. Potrei benissimo uscire alle 19 e tornarmene a casa e invece ogni sera non esco mai prima delle 19,30, per non parlare delle due ore di pausa pranzo inesistenti e delle nottate tipo quella di ieri.
Purtroppo è più forte di me: non riesco ad andarmene sapendo che i miei colleghi restano li a lavorare. Non ce la faccio ad andarmene sapendo di lasciare un casino e sapendo che lo ritroverò la mattina dopo. Però continuo ugualmente a chiedermi perchè lo faccio.
E forse, in realtà, lo so. E forse, in realtà, continuo a mentire a me stesso ignorando il vero motivo per cui lo faccio.
Lo ammetto: amo il mio lavoro.
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