venerdì 19 maggio 2006

Oggi

Caldo, mattinata piena tanto quanto il mio stomaco adesso e incazzatura. Risultato: sto crollando dal sonno e dalla stanchezza. Disteso sulla mia sedia, per quanto possibile, ho fissato per un quarto d'ora i quadri alle mie spalle: L'Urlo e la Madonna di Munch, e l'Uomo Vitruviano di Leonardo. Poi ho deciso che era meglio sollevarmi e fare qualcosa o sarei crollato sicuramente.
Stranamente l'ufficio è silenzioso, niente clienti e niente Famiglia Cuore che urla. Avrei un paio di lavori da stampare, ma mi scoccia a morte.

Ah. E' appena tornata l'imprenditrice e stà pranzando (spero si affoghi).

Dicevo, mi scoccia troppo iniziare a lavorare. Per le 15 dovrei mandare la bozza di un pieghevole via e-mail ma ho fatto solo l'esterno. Poi una composizione di carta intestata e delle cartoline da stampare. Inutile dire che oltre a questi arriveranno a breve altri duemila lavori urgenti da stampare. Minchia che palle.

Insofferenza ai massimi storici ancora no, ma siamo sulla buona strada.

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