domenica 4 febbraio 2007

E così l'ho fatto

Da venerdì sera ad oggi non so quante volte ho aperto questo blog con un solo scopo: trovare le parole adatte per scrivere quello che ho fatto, quello che è successo subito dopo aver scritto gli ultimi due post. E rileggendoli, proprio adesso, devo ammettere che c'erano tutti i segnali per un evento del genere, basta leggere le mie risposte al test e la paura di quello che poteva accadermi nella seconda metà della giornata. Ma iniziamo con ordine.
Venerdì mattina mi sono svegliato alla fine di uno stranissimo sogno che, forse ispirato dalla luna piena della notte, si è rivelato premonitore come poche altre volte, anche perchè l'interpretazione era chiara e semplice.

Mi trovo in un aeroporto, piccolo e luminoso, devo comprare un biglietto aereo per Palermo. Ma più che un biglietto per andare a Palermo è un biglietto per restare a Palermo, difficile da spiegare. Faccio la fila alla biglietteria, arriva il mio turno e l'assistente mi dice "Guarda c'è un aereo che parte proprio tra pochissimo, sei in tempo per prendere il biglietto!" tutto detto con un tono molto affrettato, tant'è che è venuta l'ansia anche a me. Il tizio detto questo si alza e va via perchè è finito il suo turno di lavoro. Arriva il sostituto e, sorpresa, è il mio coordinatore, il famoso Angelo Custode di cui parlo sempre. Improvvisamente però non sono più il primo in coda ma prima di me c'è una ragazza, amica di lui, che deve fargli correggere la bozza della sua tesi di laurea. Lui perde tempo con lei, ogni tanto butta l'occhio su di me e io non faccio altro che gesti per fargli premura e fargli capire che ho fretta. Niente da fare, lui mi guarda come se volesse farmi perdere quell'aereo, ma non in tono cattivo o aggressivo, semplicemente non può più fare nulla per me.
E realizzando di aver perso quell'aereo, ma senza essere particolarmente incazzato o disperato per l'accaduto, mi sono svegliato.

Inutile dire che ho immediatamente fatto un'analisi di questo sogno, mentre mi preparavo e mentre andavo in ufficio. Io l'ho interpretato nella maniera più semplice: il mio coordinatore, che in passato mi ha sempre difeso, che aveva consigliato al capo di darmi l'aumento, che era stato quindi la causa della mia non partenza e che mi ha aiutato fino alla settimana scorsa, questa volta non ha poluto più fare nulla per me. E' rimasto seduto alla sua scrivania a fare il suo lavoro mentre io perdevo ogni motivo per rimanere a Palermo, libero di andare dove voglio. Mi sono subito detto "E se fosse un sogno premonitore?".

Sono andato in ufficio ed è successo il casino che ho scritto nell'ultimo post. Proprio pochi minuti dopo la moglie del capo mi da lo stipendio di Dicembre. Sopresona: mancano € 150,00!
Le faccio notare la cosa e mi spara una marea di cazzate tipo che non ho fatto straordinari, quindi stipendio più basso, fino ad arrivare a negare la cifra che mi hanno dato nei mesi precedenti. Al mio ennesimo attacco mi dice di parlare con suo marito. Ma io corro dal coordinatore a raccontargli la cosa. Gli chiedo cosa fare, mi dice di parlare con il capo e io gli rispondo "E se dice che questa è la punizione per aver fatto meno in questo mese che faccio? Gli do una testata e mi licenzio ovviamente!", e lui mi ha risposto "Fai quello che ti senti di fare".
Quindi ho chiamato il capo e mi ha detto che sapeva cosa avrei voluto dirgli, che stava per uscire e che avremmo parlato nel pomeriggio perchè c'erano delle cose che a lui non piacevano. "E se non piacciono a lei si figuri a me" è stata la mia risposta.

Nel frattempo ho parlato con i colleghi più intimi, gli ho detto cos'era successo e che con molta probabilità mi sarei licenziato. In serata, mentre tutti stavano uscendo dall'ufficio, io sono andato dal capo dicendogli "Ha cinque minuti per me o va via anche lei?", lui si è fermato e abbiamo parlato.
Mi ha detto che non voleva neanche parlarmi perchè troppo scontento del mio comportamento, quando ho ammesso che nell'ultimo periodo non ho fatto granchè per motivi personali, perchè non si può sempre rendere al massimo, perchè non sempre si possono sopportare 10/12 ore di lavoro al giorno ha iniziato ad arrampicarsi sugli specchi.
Mi ha detto che non sono una persona umile, che per esempio non mi ha mai visto pulire la macchinetta del caffè o prendere un foglio caduto a terra e buttarlo nel cestino. In quel momento, sconvolto per quanto mi stavo sentendo dire, ho capito tutto e mi sono detto: "Ok, non mi difendo più perchè non me ne fotte più nulla. E se lui sta iniziando a sparare stà serie di cazzate è perchè non sa più che dire. Mi licenzio, anche perchè se non lo faccio adesso non lo farò mai più". Quindi l'ho fermato e gli ho detto che era meglio chiuderla li, che mi licenziavo. Mi ha detto che mi dava questo weekend per pensarci e ho risposto che lunedi avrebbe avuto la risposta definitiva.

E così l'ho fatto. Me ne sono andato. Sono uscito dall'ufficio, ho acceso il lettore mp3, ho fatto un sorriso ed è iniziata Jump.

6 commenti:

Dave ha detto...

you can make it alone

Anonimo ha detto...

MASSI!!!!!! ROMA INTERA FESTEGGIA PER TE!!!^___^

yokikoli ha detto...

Probabilmente hai fatto l'unica cosa giusta! :)
Ti senti almeno un po piu leggero? :D io credo di si!!!

buona giornata Massi!! :D

Anonimo ha detto...

Se è uscito finalemte un sorriso...è la scelta più giusta...
sono orgogliosa di te..

ELESSA

gds75 ha detto...

complimenti per il coraggio.... ora in bocca al lupo!!!

Massi ha detto...

Non ci ho ripensato neanche per un secondo nel weekend...sono tutt'ora convintissimo e assolutamente consapevole di quello che ho fatto..

..e ne sono orgoglioso anch'io..


Grazie x i commenti! ;)