martedì 19 dicembre 2006

Un Anno

Stasera ho riletto tutto quello che ho scritto in questo blog nell'ultimo anno. Ho riso e ho quasi pianto. Credo sia normale, rileggendo tutto quello che ho passato ho provato le stesse emozioni di quando sono accadute. Ho saltato solo un post, perchè anche se sono passati 7 mesi, quell'episodio mi fa ancora male. Poi lo ricordo ancora così perfettamente che rileggerlo sarebbe stato inutile.

A distanza di un anno sembrerebbe che la mia vita non sia cambiata, ma in realtà è completamente diversa. A distanza di un anno sembrerebbe che io non sia cambiato, ma in realtà sono completamente diverso. Sono cambiato rimanendo uguale, strano eh? Eppure è così. Molti userebbero la parola maturato, io la scarto, troppo inflazionata.
Una cosa è certa, anche quest'anno ho fatto un passo avanti nella mia autostima, nella conoscenza di me stesso e nella conoscenza delle mie capacità e dei mei limiti. Limiti che fortunatamente ho visto spostarsi molto in là, capacità che fortunatamente ho visto migliorare, e ne ho visto anche di nuove.
L'unica cosa che mi dispiace è che la dose di coraggio non è aumentata come avrei voluto. Vorrei averne di più, vorrei avere il coraggio di fare quello che voglio realmente sbattendomene di quella voce che sentiamo tutti nella nostra testa e che chiamiamo coscienza, razionalità.

Il 2006? Un bell'anno nonostante tutto, nonostante non sia riuscito a fare quello che maggiormente avrei voluto fare. Ma chi ha detto che sarebbe stata la scelta giusta? Forse non è ancora il momento giusto, forse devo ancora capire qualcosa in più di me prima di fare un passo così importante, forse non lo stavo facendo con le persone giuste.

Che fine anno strano. E' tutto così frenetico, ma per certi versi così sottotono che non mi sembra affatto che stia per concludersi un anno. Poi non ci sono più alcune delle persone con cui l'ho iniziato, ce ne sono di nuove. Persone nuove che mi accompagneranno nel passaggio dal vecchio al nuovo anno, e che siano migliori o peggiori non posso ancora dirlo, l'unica cosa che so è che c'è uno strano legame, una specie di collegamento diretto. Qualcosa di forte mai provato prima. Qualcosa che non riesco a spiegare ma che non posso fare a meno di seguire.

E' il Bianconiglio che mi è passato davanti, che si è infilato di colpo nella sua tana incuriosendomi, spingendomi a seguirlo fino all'entrata e facendomi fermare. E adesso è lì che sono: a due passi dalla caduta nel Paese delle Meraviglie.

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